Bere birra a Roma

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I Love Rome

Forse non ho ancora smaltito l’effetto-mare di birra, forse ho la pubdade (la saudade da pub ©mio!) o forse semplicemente è un dato di fatto: Roma è la destinazione birraria per eccellenza.
Il posto in cui vorrei essere per farmi due birre e due chiacchere.
Oggettivamente, Roma ha un’offerta birraria fuori dal comune, con locali di classe mondiale e personaggi che, da soli, valgono il viaggio.
Ma cosa fa grande Roma?
Ecco il mio elenco, in rigoroso ordine sparso, incompleto e in divenire.

Il Colonna | Tu sei Manuele e su questo pub costruirai la birra, nel più bel brutto posto del mondo. Semplicemente il miglior comunicatore di birra che puoi trovare: che tu non ne capisca un’acca o che tu sia un rater danese lui si metterà al tuo livello e ti porterà per mano a quello superiore. Dietro alle spine pare quasi bello.

Via Benedetta | Passano tutti da qui. Fatti due birre, attraversa, cena, riattraversa, altre due birre.
Come minimo sei passato affianco a un birrraio, a due beerlovers stranieri e a qualche appassionato italiano.
Qui la gente  lavora con passione: ecco perché non me ne voglio mai andare e perché, in fondo, li invidio.

L’Open | Quando ha aperto era da sindrome di Stendhal: tutte quelle spine di birre italiane, quelle bottiglie… un tuffo al cuore e la consapevolezza che eravamo cresciuti.
Adesso che dietro alle spine c’è il vecchio giovane ha una marcia in più. Poi l’Open apre alle 12, così anche il pranzo è coperto 😉

4:20 | Per alcuni è il sottomarino della sbronza, per altri la morte nera. Esteticamente il più bel locale birrario di Roma e non solo. Frutto e realizzazione delle idee di Alex Liberati, ha aperto le porta al “lato oscuro” della birra: le pigne di De Molen, le interminabili serie di Mikkeller, i lambic di 3Fontainen, i luppoli californiani e una marea di pompe di Real Ales. Ha alzato l’asticella della concorrenza birraria a Roma aiutando a dare velocità al movimento.

I locali | I posti dove si beve bene e si sta bene. Magari non tutti celebrati ma pieni di buone birre per passare una serata (anche lunga) in buona compagnia. Ad esempio il Birrifugio di Ostia, così quando ci vai puoi vedere anche il mare;-)

Cronache di Birra | Dalla “scena romana” è nato IL blog di riferimento per la birra italiana di qualità. Andrea Turco, con passione e dedizione, ogni giorno scrive di birra creando una imprescindibile rassegna stampa su tutto quello che accade nel mondo birrario, con scoop e notizie di prima mano. E’ colpa sua se a volte la pausa pranzo slitta aspettando il suo post quotidiano… e aumenta la pubdade.

Leonardo Di Vincenzo |
Da ricercatore a birraio a Open Roma a Eataly New York.  Altro esempio lampante dell’ospitalità romana, è sempre disponibile a quattro chiacchere: bersi una birra con lui è ascetico: potete passare dal diverissment a un discorso tecnico senza problemi ed imparare sempre qualcosa. Se a Roma ReAle è uno stile e non “solo” una birra è colpa sua.

I Beershop | Ormai sono più delle chiese: questa esplosione di negozi che vendono birra sicuramente è segno che la birra buona a Roma ha mercato. Certo, vedere un ragazzino che si beve una Delirium Tremens a canna seduto sul marciapiede non è il massimo per l’idea che ho io di birra qualità, e infatti faccio quattro passi in più e vado al Pub…

Gli eventi | A Roma gli eventi, le degustazioni e i festival si susseguono a raffica. Oltre ai “soliti noti”, locali come il Blind Pig organizzano serate a tema e non passa settimana o quasi senza qualcosa da fare, come se l’offerta media nei locali fosse noiosa…

Il Mastro Titta | Non è sicuramente la meta dove fare beer hunting: ci si deve “accontentare” di quello che c’è alla spina. Oppure passare ai distillati, di grandissimo livello.Ma non è la ricerca della chicca che mi porta al Mastro a fine serata: una carbonara e una (!) birra sono la scusa per salutare Giorgione, barman consumato e che ti consuma, e per fare quattro chiacchere con lui e con i folkloristici avventori. Ci sarà un motivo se molti publican, abbassata la serranda, vengono qui a tirare l’alba.

Roma | Roma offre un palcoscenico indescrivibile. Sfrecciare in taxi di notte di ritorno dal Mastro o attraversare Ponte Sisto al tramonto sono cose ti lasciano a bocca aperta. Se qui si è fatta la storia del mondo si capisce perché qui si faccia, anche, la storia delle birre…

8 Commenti

  1. Cavolo io al 4:20 ci sono andato per mangiare (divinamente) e proprio lì mi sono innamorato della birra! Comunque correggerei una cosa su Manuele. Non è solo un comunicatore di birre, è un comunicatore e basta, con lui ci chiacchieri volentieri di qualsiasi cosa, anche di Roma e Lazio, ed è sempre un piacere starlo ad ascoltare. Però il Macché è veramente repellente come pub 😀

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