Io, Manuele e il Sacro Vincolo

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Anto&ManuMa che siamo andati a fa’? Spiego. Trova un borgo medioevale calmo e bellissimo. Buttaci dentro una banda di pazzi internazionali. Arredali con i costumi più folli di un carnevale acido. Prendi un gruppo di straniti siciliani incolpevoli. Battezzali tutti di birra e se non basta bagnali nella piscina di sua maestà Giorgione, il boia della monotonia. Immagina un Sindaco imbarazzato, daje Sindaco articolo 147, e un cowboy spara mentre l’highlander de Ostia ride. La sposa, bellissima come Biancaneve. Lo sposo, meno bello, come i sette nani, ma uno sopra l’altro. Bacio! Bacio!. Mettigli in mano la bomboniera: un boccale da mezzo. Adesso sazia tutti con ogni ben di dio immaginabile, moltiplica per due e aggiungi il fattore Bonci (santo subito!). Continua a dargli da bere. Continua. Continua. Altro cibo. Fai scendere la penombra, accendi le torce e metti musica che faccia muovere almeno la testa. Ecco, la ricetta dell’evento perfetto. Quello in cui puoi passare momenti divertenti con amici nuovi o vecchi, farti quattro risate e soprattutto incidere indelebilmente la giornata nella tua mente. Alzare il boccale autografato e libiamo, libiamo ne’lieti calici,bella Manu, bella Anto. Grazie a Manuele, lo Yin e Yang di via Benedetta, che dietro a una spina sembra quasi bello dal carisma che ha. Grazie a Antonella, capitello di cotanta Colonna. E grazie a tutti quelli che hanno condiviso con me queste giornate. Vista da quassù Roma è sempre più vicina.

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